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L'Art du Facteur d'Orgue
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Ispirazione del progetto di
Rieti
Il Pontificio Organo
Dom Bedos - Roubo Benedetto XVI e' unico, essendo l'unione tra i due trattati
encicolpedici settecenteschi:
Per la
cassa: disegno da "L'Art du Menuisier - Carrossier" di Mr. Roubo le Fils (1760-1770)
Per
l'organo: progetto da "L'Art du
Facteur d'Orgue" (1765-1770) di
François Dom
Bedos de Celles
L'unicità deriva dal fatto
che non si e' mai costruito in tempi recenti uno strumento così
finemente lavorato secondo le regole tradizionali dell'arte
organaria e dell'ebanisteria,
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Alcuune tavole estratte
da
l'Art du Facteur d'Orgue
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François Dom Bedos de Celles
Era un
monaco benedettino, erudito matematico e
geometra, François Dom Bedos de Celles;
per questo era corrispondente dell'Accademia
Reale delle Scienze di Francia; la sua abilità nella documentazione,
oltre la valenza nell'arte organaria, gli valse l'incarico di
redigere un volume della grande
collana
enciclopedica delle Arti e dei Mestieri dedicato all'arte
del costruttore d'organi. egli pubblicò il suo accuratissimo
trattato in quattro parti. La prima nel 1765, la seconda e la terza nel
1770, e la quarta infine nel 1778. Questa contiene la prefazione
generale, la tavola dei materiali e un importante dizionario dei termini
tecnici. Nel trattato
si descrivono in dettaglio addirittura gli innumerevoli attrezzi
indispensabili per esercitare correttamente l'arte del costruttore
d'organi.
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Il Trattato Enciclopedico
"L'Art du Facteur d'Orgue" fu redatto per conto dell'Accademia delle Scienze di
Francia. Il volume fa parte della grande collana di ben 72 volumi dedicati alle Arti e ai
Mestieri; il benedettino
François Dom Bedos de Celles,
incaricato della sezione organaria dell'epoca se ne occupo' dal 1761 al 1765.
L'opera, accurata e capillare, fu redatta in modo accurato e articolato,
con abbondanza di dissertazioni e di tavole illustrate.
L'opera descrive tutto ciò che e' dovuto sapere
per esercitare l'arte dell'Organaro e non solo, anche cosa deve fare il buon
organista per conservare lo strumento, come deve usarlo e
addirittura come fare un buon collaudo, e come redigere la relativa
documentazione.
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Il "Buon
Gusto" di Dom Bedos
L'opera di Dom Bedos
e' invero assai rilevante. Infatti non copre meramente l'aspetto
"tecnico", ma arriva a celebrare il "buon gusto" come
ispiratore centrale di tutte le attività umane. Il buon gusto
governa dapprima la costruzione, l'estetica e poi l'intonazione, per
arrivare alla corretta scelta dei registri e al modo di eseguire la
musica. Ricordiamo che il buon gusto nella esecuzione dell'epoca e'
chiarito molto bene da Monsieur F. Couperin nel suo trattato
"l'Art de Toucher le Clavecin": in esso si precisa che l'esecuzione
deve essere netta e chiara: la tastiera classica va toccata senza
allontanare troppo le dita, senza saltare, senza usare i colpi di
polso e l'esecuzione spesso non e' ne' staccata ne' legata ma
"articolata", e che un pezzo va interpretato secondo le regole del
canto, ovvero pensando alla respirazione e ai ritmi della natura. In
tal modo si ascolterà musica naturale e gradevole.
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Le Sette Qualità del suono
secondo Dom Bedos - come si intona uno strumento "antico"
La branca senz'altro più affascinante e difficile della pratica organaria e'
costruzione delle canne e la loro intonazione, ovvero 'impostazione
del suono dello strumento. Non esistendo registrazioni audio dell'epoca, ci
si deve affidare al ritrovamento dei materiali originali e agli
scritti per interpretare come avrebbe dovuto suonare uno
strumento dell'epoca, cosa gioocoforza abbastanza soggettiva.
Fortunatamente Dom Bedos ci dà un aiuto, citando che
una buona intonazione dove avere sette qualità eccelse: Sonore, Doux,
Brillant, Moellux, Eclatant,Tenere, Net:
tali aggettivi, talvolta persino in contraddizione rappresentano una
grande sfida per l'organaro. E' utile rammentare che analoghe
considerazioni le ritroviamo nella tradizione italiana: "canne
bisognose d'intonazione che diano fuori voce ben chiara e netta e
non fosca, vigorosa e non fiacca, argetninza e non bozza, voce
infine che esca dalle canne tutte quante col suo vero frangente
senza scivolare" (Giuseppe Corsi, 1738, Organaro Genovese).
Formentelli pratica la sua intonazione per avere suoni conformi alle sette qualità. Ricordiamo a tal
proposito un viaggio effettuato nell'inverno 2008 da un gruppo di
musicisti-musicologi (trai i quali F.Colamarino, H. Jourdan e altri) all'organo Baumeister (1737) di Maihingen Cloister.
Lo strumento e' giunto a noi
praticamente immutato grazie ad un lungo periodo di clausura dovuto a sigilli
napoleonici e ci consente di ascoltare la voce reale di uno strumento antico
praticamente immutato. l'esame delle canne ha mostrato
l'assoluta mancanza di denti, nonché rapporti molto spinti
dell'altezza delle bocche; il tutto denota una intonazione
estremamente ricca di
armonici d'attacco e molto "viva"; nonostante la distanza geografica, il
risultato
somiglia molto a quello che descrive il Dom Bedos nel suo trattato,
sia per le misure delle canne, sia sulla descrizione dei suoni. Ho personalmente ascoltato le registrazioni dell'organo di Maihningen: il suono e' vivo, profondo, autorevole,
suggestivo, assolutamente ricco di armonici: praticamente simile al suono delle intonazioni dette
alla Formentelli.. provare
per credere. Basta ascoltare un bordone intonato da Formentelli per capire cosa
volesse esprimere con quei sette aggettivi il Dom Bedos. Tutto questo è in palese contrasto
con altri pareri e opinioni, che sostengono che all'epoca si
utilizzassero intonazioni molto "chiuse" sulla
fondamentale, e prive il più possibili di armonici. Queste
intonazioni "scure", che tendono
a ridurre la canna ad un generatore assoluto di nota
fondamentale, rendono a mio avviso l'organo settecentesco di timbro
assai scuro e sgradevole, artificioso, e quasi "elettronico".
A questo proposito la colorita osservazione di
Formentelli e' la seguente "se si deve faticare tanto per fare
un organo a canne che suona così, tanto vale comperarne uno
elettronico".
Purtroppo a meno di organizzare un viaggio nel tempo su molti
strumenti settecenteschi europei, la cosa non verrà mai chiarita del
tutto, anche perché quasi tutto il parco storico organario tedesco
e' stato purtroppo distrutto e ricostruito dopo la seconda guerra
mondiale. Comunque, al di là di ogni
considerazione filologica e organologica, e' il gusto personale che
restituisce la sensazione di suono gradevole: personalmente suonare
un bordone o un registro di fondi intonato da Barthelemy Formentelli e' una
esperienza unica, che al limite potrebbe anche disturbare chi per
anni e anni ha suonato strumenti intonati in anni passati a mo'
d'organo elettronico, che danno sensazioni simili al sapore di certi
vini commerciali ultrapastorizzati e oramai biologicamente morti.
Filippo Tigli Conservatore Pontificio Organo Dom Bedos-Roubo Benedetto XVI
L'Opera del
Dom Bedos e' divisa in quattro sezioni
come descritto di seguito:
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Sezione I
DEI
PRINCIPI DELLA MECCANICA - PARTI DELL'ORGANO
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Sezione
II
DELLA
PRATICA NELLA COSTRUZIONE DELL'ORGANO
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- Nozioni di
Meccanica e Statica: Leve, Carrucole, Forze e quant'altro serva
all'Organaro per la conoscenza dei principi della meccanica
- La
Falegnameria
- Descrizione
degli Attrezzi dell'Organaro
- Descrizione
dei Registri dell'Organo : ad Anima e ad Ancia
- Diapason
(Misure) dei Registri dell'Organo
- Descrizione
dettagliata di tutte le parti costituenti un Organo : Cassa, Somiere
Maestro e del Positivo, Tastiere e Catenacciature, Tiranti,
Pedaliere, Trasmissione del Positivo Tergale, Manticerie e
Portavento, Tremoli, Descrizione d'Insieme del Tutto, Viste
complessive di un Grande Organo, Spaccati, Sezioni e Tavole
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- Avvertenze
per i Committenti dell'Organo
- Avvertenze
Particolari per i Falegnami circa la Cassa dell'Organo e le sue
dimensioni
- Nozioni
generali sul Somiere
- Costruzione di
un Grande Somiere
- Costruzione di
un Somiere per il Positivo
- Costruzione di
un Somiere per il Pedale
- Costruzione di
un Somiere per Recitativo e Echo
- Osservazioni e
Descrizioni dettagliate di Somieri ; Regoli per somire di
Organi di 32', di 16', di 8', di 4' in Facciata e Altri
- Costruzione
delle Tastiere e delle Catenacciature, Tiranti, Rulli e Bilanceri
- Costruzione
della Manticeria e Relativi Accessori
- Costruzione
delle Canne di Legno
- Fusione dello
Stagno in Lastre Adatte alla costruzione di Canne, tecniche per
Fornelli e Fonderia
- Costruzione
delle Canne di Facciata, Piante e Trattamento
- Peso delle
Canne di Mostra
- Costruzione
delle Canne interne dell'Organo, Anima ed ad Ancia
- Montaggio
dell'Organo e di Tutti i Meccanismi
- Come far
parlare le canne, Accordatura in Tondo, Fare lo Scomparto e
Accordatura dell'Organo
- Revisione,
Ampliamento e Manutenzione dell'Organo
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Sezione
III
DEI PROGETTI, COLLAUDI E
RACCOMANDAZIONI PER GLI ORGANISTI
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Sezione
IV
DEGLI ORGANI :
TIPOLOGIE
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- Stesura di Progetti di
Organo : Grande Organo di 32', Organo di 32',
Grande Organo di 16',
Organo di 16', Grande Organo di 8', Organo di 8', Piccolo Organo di
8'; Piccolo organo di 8' con 4 tastiere e positivo nella stessa
cassa, Piccolo Organo di 8' a 3 tastiere con Positivo collocato sul
somiere maestro, Organo di 4' in facciata, piccolo organo senza
positivo.
- Collaudo di
Organi -
Stesura del Verbale di Collaudo dell'Organo
- Istruzioni per l'Organista
per conservare e mantenere l'Organo.
- Come disporre i Registri per la corretta esecuzione di brani.
Nota : i
progetti sottolineati sono stati presi a riferimento per la
progettazione dell'Organo di Rieti
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- Organi da
Concerto per grandi e piccole Sale -
Dimensionamento in funzione dell'Ambiente (6 esempi)
- Organi da
Tavolo, a 2 registri
- Organi a
Cilindro, meccanismi e costruzione per varie tipologie
- Come notare un
organo a cilindro (Tonotecnica)
- Principi di
notazione e esecuzione per organi a cilindro ; fino ad esempi
pratici di scrittura, romanza del sig. Balbastre
- Applicazione
dell'Organo al Pianoforte (Lepine, Paris)
- Applicazione
dell'Organo al Clavicembalo
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L'organo di Rieti
e' la concretizzazione dei due trattati dopo 3 secoli. A questi si ispira l'organaro Barthelemy Formentelli;
il metodo di lavorazione riproduce con accuratezza tutte le fasi di lavorazione e costruzione di un organo
settecentesco secondo Dom Bedos.
In questa
rassegna proponiamo alcune tavole con un parallelo di
immagini di veri strumenti e della bottega artigiana, ove metodi, strumenti e
tradizione sono gli stessi di 3 secoli fa..
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