CHIESA DI SAN PIETRO MARTIRE
COMITATO SAN DOMENICO ONLUS
- RIETI
Quando i monaci Cistercensi, gią fondatori della monumentale abbazia di San Pastore a Greccio (Rieti) essi operarono notevoli interventi di bonifica dei terreni agrari. Di tali attivitą ne ebbe a gioire il comune di Rieti, che infatti ne porta nota negli statuti civici; essi regolano in dettaglio i rapporti economici con l'abbazia di San Pastore. Fin dal 1266, i monaci si dotarono in cittą di una sede propria, costruendo la chiesa di San Matteo all'Yscla, alla quale venne annesso un Hospitale. I Cistercensi dotarono la chiesa di una annessa Foresteria; entrambe gli edifici avevano robuste fondamenta per resistere alle infiltrazioni dell'acqua abbondante nel quartiere per la vicinanza del Fiume Velino e del braccio di questi detto Fiume de' Nobili. nel 1300 la Confraternita dei Mercanti o di San Pietro Martire, fu invitata a trasferire la sede dai Dominicani presso la chiesa di San Matteo. Il portale d'accesso venne realizzato in travertino, dai Maestri lombardi Giacomo da Locarno e Stefano da Como; nei pilastri era incastonata l'immagine del Santo Martire. L'oratorio di San Pietro Martire fu affrescato con un Giudizio Universale di Bartolomeo Torresani. L'affresco fu salvato dalle accuse di nuditą da parte del visitatore apostolico Pietro da Camaiano: i Dominicani si opposero ed evitarono danni all'affresco. Gli interni furono poi fastosamente decorati nel corso del XVII. Gli intarsi del soffitto soo del 1628 (A.Masini e G.Grimani); la sagrestia e' del 1636, essendo "disdicevole", ad osservazione della Confraternita di S.P.Martire, che la sagrestia fosse disadorna al confronto della chiesa. Ai Manenti si devono i dipinti di arte sacra, come la bella Sant'Agata, secondo i moduli severi della Controriforma, anticipatori del Barocco Romano. Del 1569 sono due "quatri nelle due finestre" soprastanti l'altare maggiore, San Filippo e la Beata Colomba. L'altare incornicia il martirio di San Pietro da Verona. Lo splendido soffitto a lacunari e' opera di Andrea Masini (1628) e decorato da Ludovico Gonetti (1653). al centro sono visibili gli stemmi delle 3 confraternite associate alla chiesa (San Pietro Martire, Beata Colomba, Buona Morte)
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